arena Ieri, prima del Nabucco in Arena!

La mia seconda volta in Arena è stata emozionante!

Che uno ami o no l’Opera, si tratta di uno spettacolo toccante ed entusiasmante, mi colpisce sempre il momento in cui il direttore d’orchestra solleva la bacchetta e tutto il pubblico, per un interminabile istante, trattiene il respiro in attesa della prima nota… L’atmosfera sembra cristallizzarsi come in un fermo immagine che dura lo spazio di un sospiro…

Il Nabucco ha un coro che è impareggiabile, sul “Va' pensiero”, il canto degli israeliti incatenati sulla riva dell’Eufrate, il pubblico sembrava in apnea ininterrotta, allo spegnersi in una coda sospesa, delle voci del coro, il pubblico è esploso in un applauso interminabile. Il bis è stato inevitabile.

Le scenografie mi hanno decisamente deluso. Il nuovo allestimento era scarno, evidentemente moderno e composto da una impalcatura in metallo dipinto di bianco che costituiva sia le mura di Gerusalemme, cadute al termine del primo atto, sia una sorta di gabbia che imprigiona gli Israeliti schiavi per tutto il terzo e quarto atto… una specie di “carciofo” a stilizzare una torre ed un trono completava la scena… Avrei preferito una scenografia più tradizionale, per quanto l’allestimento, altrettanto moderno, dell’Aida del 2002 mi abbia affascinato ed entusiasmato (era la cosiddetta “Aida Blu”).

Bravissima Abigaille, grandissima voce, potente e sicura, grandissime movenze e doti d’attrice notevole. Bravo Nabucco, come ci si aspettava. Un po' insufficienti Fenene (bellissimi i suoi costumi!), Ismaele e Zaccaria, la cui voce in certi momenti era inintelleggibile dalla nostra posizione (a dire il vero un po' infelice.)

Per quanto Aida resti la mia opera preferita (tra le tre che ho visto, beninteso!), e la prima volta mi abbia fatto commuovere sulla scena finale degli amanti rinchiusi nella tomba e la perfida Amneris che piange sola nel buio, Nabucco mi ha regalato una serata magica ed emozionante.