la7 Un grande plauso a La7 che ieri sera ha trasmesso, nel silenzio generale (neppure televideo alla pagina 505 ne riportava i dettagli) uno splendido documentario (penso della BBC), il cui titolo è andato perduto, sui fondamenti storici dell’Esodo degli ebrei dall’Egitto.

Da principio, si è spostata la data presunta dell’Esodo dal 1200a.C al 1500 a.C.. I fondamenti per questo spostamento sono, sostanzialmente, alcuni reperti dell’epoca che citano espressamente fatti relativi a spostamenti di popolazioni che potrebbero essere stati gli ebrei del tempo.

Sappiamo che gli ebrei risiedettero in Egitto per circa 200 anni. Attorno al 1700 a.C. una popolazione che chiamava se stessa “amo”, fu accolta in Egitto. Gli ebrei erano soliti chiamarsi “amo israel”, ossia “il popolo di Dio”.

Attorno al 1500 invece fu l’abbandono da parte degli Hyksos (nell’accezione di “capo di un paese straniero”?) dell’Egitto. Forse furono chiamati Hyksos gli ebrei?

Ad ogni modo pare che il Faraone, citato ma mai nominato sulla Bibbia, non fosse Ramses come nella tradizione, ma Amhotep (primo sovrano della XVIII dinastia).

Ad ogni modo, sembra doversi collocare l’avvenimento in concomitanza con l’eruzione che distrusse Santorino.

Questo aspetto è assai importante per spiegare le piaghe che Dio scagliò contro gli egiziani per convincere il Faraone a lasciar partire Mosè.

Tutte e 10 le piaghe infatti sono spiegabili con fenomeni correlati, direttamente o indirettamente, con l’eruzione: il terremoto, la grandine mista a cenere (lapilli), l’acqua che si trasforma in sangue (gas liberatosi nelle falde), addirittura l’angelo sterminatore: lo stesso gas che, raggiunto il punto critico, viene liberato silenziosamente in una nebbia che, essendo più pesante dell’aria, avvolge in un gelido abbraccio di morte chi di notte dorme al livello del suolo, nell’antico egitto i primogeniti maschi, prediletti, mentre gli altri cercavano ricoveri di fortuna… Questi ultimi fenomeni sono già visti in tempi recenti in Camerun, sul lago Nyos, dove 1800 persone morirono nella notte a causa dello stesso “Angelo Sterminatore”.

Ed infine, il documentario cerca la spiegazione del grande miracolo attuato da Dio attraverso Mosè: la separazione delle acque del Mar Rosso (che però sarebbe non tanto il Mar Rosso che conosciamo oggi, ma un lago salmastro oggi scomparso dove sono stati trovati alcuni reperti a conferma di questa correzione).

Il documentario è affascinante, anche se, come tutti i documentari, cerca prove a conferma di una teoria già scritta, l’opposto di quello che dovrebbe fare uno storico.

Ad ogni modo, se dovesse capitare che La7 decida di rimandarlo in onda, non perdetelo.

Ed un applauso di cuore a La7, ad oggi l’unica tv “libera” decente. Forse non abbastanza valorizzata dal pubblico.