More about Snow Crash

Lo ammetto. Ho avuto la sensazione durante tutta la lettura di questo romanzo di fantascienza di leggere un fumettone, immaginavo persino nella mia testa i colori saturi ed irreali. Il motivo di questo è probabilmente dovuto alle caratterizzazioni molto peculiari dei vari personaggi, limitata soltanto a pochi tratti non troppo approfonditi, e allo stile narrativo, immediato ed asciutto anche grazie all’uso del tempo presente.

Ed in effetti è stata una sorpresa leggere, in fondo al libro, la genesi del romanzo, nato come story board di una graphic novel.

Questo romanzo è ambientato in una nazione USA disastrata, in cui il governo è collassato e non è rimasto nulla della civiltà come la conosciamo noi. In essa vivono personaggi curiosi, tra cui una Skater quindicenne che lavora come sorta di Pony Express, e un hacker nippo-americano che si definisce “il miglior combattente di spada del mondo”, non avendo, in realtà nessuna prova né a favore né contro.

Tra enclave gestite dalla Mafia e complotti di distruzione nucleare del paese, ed infine un “metaverso” che dovrebbe modellizzare la rete internet come la si immaginava 10 anni fa per gli anni attuali, il romanzo è piacevole e tiene un buon ritmo, sebbene la caratterizzazione un po' approssimativa, immediata e senz’altro peculiare, possa dare alla lunga un leggero senso di fastidio per chi, come me, ama invece lo stile più classico e più descrittivo.

Definire Snow Crash un capolavoro è forse un po' esagerato, tuttavia è senz’altro uno di quei romanzi che non deve mancare per chi ama la letteratura di fantascienza e non disdegna le escursioni in territori stranieri ed un po' sperimentali.