More about Cristalli Sognanti Horty è un bambino infelice; ha vissuto l’infanzia in un orfanotrofio, non ha mai conosciuto i propri genitori, è stato infine adottato da un giudice che è solito maltrattarlo.

E' anche un bambino strano: ha un’irrefrenabile istinto di mangiare le formiche e non si separa mai da un orribile babau dagli occhi luccicanti e quasi vivi.

Dopo l’ennesimo sopruso del giudice, che nel rinchiuderlo nel ripostiglio gli trancia le dita nello stipite della porta, decide di fuggire. Salito sul cassone di un furgone di passaggio viene accolto in una compagnia di fenomeni da circo, dai quali viene accolto come un figlio e presso i quali trascorre 12 anni della sua vita.

Così inizia l storia di Horty, bambino fenomeno, e protagonista del capolavoro del 1950 “Cristalli sognanti”, un bellissimo romanzo sulla diversità e sull’emarginazione dei “mostri”, scritto con un’intensità e una proprietà narrativa davvero notevole.

Sebbene abbia iniziato la lettura con davvero poca convinzione, un po' per lo stile narrativo desueto, un po' perché circhi e fenomeni da baraccone mi inquietano, soprattutto dopo aver visto il film “Freaks” del 1932, un autentico capolavoro, ciò nonostante mi sono dovuto presto ricredere. Lo stile narrativo, nonostante i tanti anni trascorsi e un florilegio di stili e tematiche nuove, è scorrevole ed elegante; non una virgola di troppo, né una di meno. Onore al merito anche al traduttore, davvero molto, molto bravo.

Certo, tematica, ambientazione e contorno, soprattutto la cornice fantascientifica, possono sembrare ingenue e desuete per un disilluso e superficiale lettore di sci-fi, soprattutto per colui che ha sempre snobbato, sbagliando secondo me, i romanzi del passato, ante 1965.

Ma, rifacendomi al già citato film Freaks, oppure a Metropolis, chi ama il genere non può non amare questo romanzo per la profondità dei temi toccati e per la toccante vicenda narrata.

Per chi non lo sapesse, Theodore Sturgeon è stato autore anche di numerose sceneggiature di telefilm, tra cui Star Trek, di cui ha inventato, pare, la “prima direttiva”, e Ai confini della realtà. Ironicamente ha stilato la “Legge di Sturgeon”, che afferma che “il 90% della fantascienza è spazzatura”, sottolineando però anche che “il 90% di tutto è spazzatura”.